Caos Larp Wiki
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"Proteggere: che assurda, arcaica, meravigliosa parola. Per noi marchiati dai Quattro che siamo abituati a distruggere, sfaldare per poi ricreare con l'immagine che più riteniamo a noi vicina. Eppure mi parlate di minaccia come se ci fosse qualcosa da proteggere. Quando i predatori diventano prede? E chi è cosa, ma soprattutto quando?"

Engimatica figura in una veste bianca, guanti di colore opposto sulle mani ed una maschera beffarda ed insondabile, Laska Cariad era l'Araldo del Caos che militava sotto il primo Prescelto, Morkar.

Più di seimila anni fa, prima di intraprendere i primi passi verso il Caos ed intraprendere il lungo percorso che lo avrebbe portato al suo rango ed al suo arrivo nel Vecchio Mondo, il suo nome era Lear.

Quando il suo Campione Indiviso fu ucciso da Sigmar Heldenhammer, Laska intraprese una vita di carattere profondamente differente da ogni tendenza che i Poteri Rovinosi avrebbero voluto intraprendesse, di fatto perdendo il di essi favore.

Antico più di seimila anni prima del suo decesso, nelle Ere successive ha accumulato conoscenze e potere, oltre all'essere entrato in possesso tramite metodi misteriosi di uno degli artefatti più potenti in assoluto, la Cercatrice di Ossidiana.

Di natura scanzonata ed estremamente ponderativa, ha volto la sua esistenza alla ricerca di idee fulgide e sfuggenti, incomprensibili, agli ideali del Caos di per sè, scegliendo un percorso confusionario per chiunque abbia servito o serva i Poteri Rovinosi e mettendo in discussione sovente gli estremi di assolutismo che accompagnano le esistenze di chi vi è devoto.

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Laska questiona la risolutezza di Naymeria Anderson

Affrontando la sua nemesi Feragore nella battaglia finale sull'Arcipelago dei Tormenti, assistito da Alleyster Frejord e Eliseo Keramidas nel difendere il corpo sopito di Naymeria Anderson durante il conflitto interiore nel tentativo di chiudere il Faro di Cegorach, si è avvicinato alla morte a tal punto da sapere di doversi sacrificare per trovare un successore ed usando la propria stessa vita per sigillare il Faro Maggiore ai pendici dei Monti Averno.


Poteri ed abilità[]

Essendo un essere millenario ed insignito della carica di Araldo nei suoi tempi, Laska aveva approfondito nel tempo pressochè ogni tipo di proficienza nel combattimento fisico, pur non indossando mai un'armatura, ed un'enorme padronanza del Vento antitesi di ogni altro, il Vero Dhar, di provenienza così buia da poter essere controllato solo dagli esseri rimasti più a lungo in sintonia con i Poteri Rovinosi.

Tra i poteri di natura quasi divina che lo contraddistinguevano era l'utilizzo come vascello personale della gigantesca isola volante nota come Enclavia Borealis, comandata con semplici ordini arcani e fisici al proprio volere.

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Il feroce duello contro il Solitario di Cegorach su Enclavia Borealis

Ciò lo rendeva uno degli esseri ascesi più potenti mai visti nelle Terre del Caos. Durante il combattimento contro il Solitario di Cegorach ha mostrato una innaturale velocità di movimento unita ad un'abilità impareggiabile nel brandire la sua fiammeggiante lama, la Cercatrice di Ossidiana, in modo da contrastare alla pari il mostruoso avversario.

Intensificati dalla padronanza del Vero Dhar, tutti gli incanti arcani di cui Laska si serve sono incredibilmente ingigantiti in gittata e potenza, mostrato per la prima volta nel momento in cui una barriera antimagia, la cui portata normale è di qualche decina di metri, ha schermato l'intera Enclavia Borealis per quasi mezzo chilometro di ampiezza durante l'attacco dei maghi di Tzeentch sulla sommità della Torre dell'Osservatorio.

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La mostruosa estensione della barriera antimagia intorno ad Enclavia Borealis eretta durante l'attacco dei maghi di Tzeentch

Nello scontro al massimo delle proprie possibilità contro l'antico drago d'onice Feragore si è dimostrato in grado di evocare una pioggia di meteore avvolte dall'oscurità del Vero Dhar di proporzioni impressionanti, tanto da demolire la maggior parte della sezione dell'Arcipelago dei Tormenti in cui la battaglia stava avendo luogo. In grado di rilasciare la massima potenza della Cercatrice di Ossidiana, ha reciso la testa del drago in via di precipitare grazie alla disintegrazione di Alleyster Frejord con l'aiuto ed il suggerimento di Eliseo Keramidas, ma rimanendone talmente danneggiato da essere consapevole che la sua fine sarebbe stata prossima.

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