Nei pressi del piccolo arcipelago ove è sita l'Isola di Quartus, in prossimità della Laguna dei Sussurri di Tzeentch, storie narrate intorno a sinistri quanto scoppiettanti falò che rischiarano stanze altresì buie, parlano di una strega.
Secondo i decadenti menestrelli che strimpellano strumenti mai accordati e che turbano l'immaginario dei viandanti, essa vivrebbe nelle profondità insondate di un'ansa nebbiosa e proliferante di vegetazione, ascosa agli occhi indiscreti. Di lei e del suo guardiano che veglia sulla vallata da edifici di roccia poco si sà, se non che le sue intenzioni non siano delle migliori nei confronti dei curiosi.
Tuttavia, il folklore locale ha fatto sì che intorno ad essa nascessero spontaneamente locande, luoghi e taverne. Una di esse è nota per offrire quella che viene denominata "Cena Strigantium", in riferimento all'ambigua ed ermetica figura della fattucchiera. Si tratta di ristorazione di altissimo livello, che compete con il Porcus et Vaccinia per diversi aspetti sebbene non pareggiandone la sontuosità.
E gustare i piatti della Taverna in compagnia, accompagnati da vino scarlatto e liquori estratti da piante difficilmente reperibili se non da esperti erboristi, condendo il tutto con leggende inspiegabili, può fornire ristoro e qualcosa in più al proprio peregrinare.
Finchè la strega non verrà a richiamare, un giorno, la propria parte rispetto alla sua stessa immagine.